Si può fare a meno di cercare di leggere l’ora sull’orologio nella nostra stanza d’albergo a Valenza. Ha un quadrante, va bene. Ha anche, appeso, quello che mi sembrerebbe un cucù di peluche. Ma non ha le lancette. Sì, il nostro albergo, a due passi dall’impressionante Città delle Arti e delle Scienze, è uno di quelli con stanze tematiche che viaggiano sul confine tra umorismo e Kitsch—e lo superano spesso e volentieri.
Il viaggio da Barcellona—o meglio, da Viladecans, vicino all’aeroporto, dove siamo stati la notte dopo il mio arrivo—ci ha portati a Sitges per una colazione tardiva, che alla fine è diventata un pranzo fatto di polipetti, e, più tardi, a Sagunt, dove ho dovuto per forza sfoggiare le mie doti di pilota grazie a certe stradine di paese strette e raggomitolate su per le colline.